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Un ingresso scultoreo in HIMACS per la sede HanseMerkur

Un ingresso scultoreo in HIMACS per la sede HanseMerkur

Gli architetti Wasfy Taha e Fionn Mögel dello studio Querkopf-Architekten hanno progettato una nuova veste per la sede di HanseMerkur ad Amburgo, utilizzando HIMACS per la imponente facciata.  La società di assicurazioni nata nello storico edificio "Haus Wedells", negli anni si è sviluppata arrivando a occupare un intero complesso che, oggi, conta strutture di epoche e stili talmente differenti da creare un effetto di curiosa incoerenza. Un ampio corridoio di vetro accompagna l’ingresso degli ospiti in questo inusuale complesso e al tempo stesso unisce i diversi edifici. Il corridoio, impalpabile affermazione architettonica creata per portare l’equilibrio tra gli stili e le epoche, enfatizza poi l’impronta scenografica della sede. La struttura dell’ingresso è formata da un padiglione rettangolare completamente di vetro, con una facciata di sei metri di lunghezza. Priva di colonne, la struttura si regge su un’ossatura di profili d’acciaio che trasferiscono il carico ai montanti della facciata, distribuendo l’ingente peso in maniera tale da non gravare sul parcheggio sotterraneo.    Un sorprendente tetto sospeso…   A rafforzare e rendere unico questo ingresso, uno scultoreo tetto in HIMACS lungo sei metri, che si avvolge attorno al padiglione come un filo, in un movimento asimmetrico. “Il tetto in HIMACS sembra quasi non toccare l’ingresso in vetro, ma pare esservi sospeso al di sopra, in totale assenza di peso", ha dichiarato l’architetto Wasfy Taha. "Questa leggerezza è enfatizzata poi dalla forma stessa del tetto e dal materiale con cui è stato realizzato. Il solid surface HIMACS crea infatti quasi un gioco di morbido luccichio, davvero magnifico". Gli architetti hanno scelto HIMACS per la sua ottima resistenza agli effetti del tempo e agli agenti atmosferici, oltre che alle radiazioni ultraviolette. Questo materiale di nuova generazione, che consiste per il 67% di minerali naturali, per il 30% di materiale acrilico, e per il 3% di pigmenti coloranti, permette poi di essere plasmato a piacimento, senza limiti all’immaginazione. HIMACS, infine, può essere lavorato in modo tale da eliminare alla vista i segni di giunzione e dare l’impressione che gli elementi, in questo caso il tetto, sembrino scolpiti in un unico blocco di materia.     …di oltre cento pannelli   Il tetto è un involucro di 100 pannelli in HIMACS, sospesi su di una sottostruttura in legno e acciaio. Tra loro, i singoli pannelli sono uniti in modo omogeneo, interrotti solo dagli interstizi di drenaggio e di espansione. Anche in questo caso i pannelli, di uno spessore di 12 mm in HIMACS S728, colore Alpine White, sono stati montati come avviene per le facciate tradizionali, con fermagli e profili.       Gli interni che richiamano l’esterno   È quando si entra nella hall che se ne può godere appieno la spettacolarità. In un ambiente semplice, molto arioso e luminoso, dove gli arredi rispecchiano la chiarezza e la linearità delle forme geometriche del padiglione, il vero protagonista è lo scenario oltre le vetrate. Mentre a sud, infatti, è possibile vedere dall’interno, parte della facciata dell’edificio più storico del complesso, a nord il padiglione affaccia su un grande parco e sulla struttura più moderna. "Questa è senza dubbio la parte veramente emozionante del padiglione", dichiara Wasfy Taha. "I bordi rientranti del tetto, poi, affondano come dita nel terreno, creando una dinamica davvero eccitante.”      

Posizione Siegfried-Wedell-Platz1, Hamburg, Germany
Architecture & Design Querkopf Architekten GmbH, Wasfy Taha, Fionn Mögel
Materiale utilizzato HIMACS-FR Alpine White S728 (12 mm)
Fabbricazione Likoo / Betriebsgesellschaft GmbH
Diritti d'autore della foto © Dominik Reipka Fotograf
Altro MOUNTING SYSTEM: KEIL Befestigungstechnik GmbH, Engelskirchen